Il pesce San Pietro

Il pesce San Pietro è un pesce particolare, con il corpo ellittico e il muso lungo. Ricco di proteine e di grassi Omega-3 deve il suo nome a quelle macchie nere che ha sul ventre.

Scopriamo perché…

Dove trovare il pesce San Pietro

È un pesce diffuso nelle zone vicino ai fondali e lo troviamo in tutte le acque temperate e tropicali. Mediterraneo e Mar Nero compresi. Nell’Oceano Atlantico è presente lungo le acque costiere dalla Scandinavia al Sudafrica ma è raro più a nord della Manica. Nel Pacifico orientale si trova dal Giappone all’Australia. Segnalano la sua presenza anche nell’Oceano Indiano, lungo le coste della penisola indiana e del Madagascar.

Nei mari italiani è abbastanza comune.

Come si presenta il pesce San Pietro

Il corpo è a forma ellittica, alto e molto schiacciato sui lati. La bocca è grande e si può protrarre in avanti come un tubo. Gli occhi sono abbastanza grandi. La testa è dotata di numerose spine ed asperità.

La pinna dorsale presenta 9-10 spine allungate e filiformi molto sviluppate, mentre la parte molle della pinna è posizionato simmetricamente alla pinna anale. Le pettorali sono di medie dimensioni, le ventrali piuttosto lunghe. La pinna caudale è ampia ed ha margine leggermente arrotondato, trasparente con raggi bianchi. Lungo l’inserzione delle pinne dorsale ed anale sono presenti piccole piastre ossee che portano spine. Sul margine ventrale è inoltre presente una carena di scaglie appuntite.

La livrea ha un colore di fondo biancastro, grigiastro o giallastro screziato di beige e di bruno. Il ventre è bianco. Al centro del corpo un grosso ocello rotondeggiante nero, bordato di chiaro. I raggi dorsali sono bianchi e bruni, le ventrali grigiobrune. Le altre pinne sono trasparenti. Le dimensioni massime si attestano sui 90 cm di lunghezza per 8 kg di peso.

È un animale solitario.

Si nutre principalmente di piccoli pesci, ma anche di cefalopodi e crostacei. Nuota con movimento delle pinne dorsale ed anale ed è incapace di scatti veloci. Cattura le prede estendendo la bocca all’improvviso.

La sua carne

Il pesce San Pietro è un pesce dalle carni bianche, delicate, pregiate, sode e compatte. Un prodotto del mare che, in cucina, predilige cotture poco invasive che ne lascino quasi totalmente inalterato il sapore e l’aroma. Facile da reperire sui banchi delle pescherie e molto semplice da pulire, il pesce San Pietro viene per lo più consumato intero o a filetti. Non bellissimo da vedere, il pesce San Pietro riesce a dare grandi soddisfazioni in cucina, soprattutto a chi è alla ricerca di ricette gustose ma leggere. Presso gli antichi romani, era consacrato al padre di tutti gli dei, Giove.

Tra i pesci comuni il San Pietro viene considerato una specie pregiata per diverse ragioni: certamente le per le carni sode e dal sapore delicato, ma anche per la facilità con cui è possibile pulirlo e lavorarlo e per il suo ottimo profilo nutrizionale.

Il pesce San Pietro ha un basso apporto calorico che non supera le 83 kcal per 100 grammi, caratteristica che lo rende adatto a diete dimagranti e ipocaloriche. È inoltre un’ottima fonte di proteine dall’alto valore biologico e di sali minerali, tra cui spicca in particolare il potassio. Infine, è ricco di acidi grassi omega-3, fondamentali per la salute del cuore e dell’intero sistema cardiovascolare.

Perché si chiama pesce San Pietro?

La tradizione vuole che il suo nome derivi dalle macchie scure presenti sui lati del suo corpo, lo sapevate??
Queste sarebbero le impronte lasciate dalla mano di San Pietro nel catturare proprio quel pesce nella cui bocca trovò una moneta d’argento. La moneta sarebbe servita al Santo per pagare il tributo richiesto dal gabelliere per entrare nella città di Cafarnao.