Il nuovo computer subacqueo Mares Sirius

Vuoi conoscere il nuovo computer subacqueo Mares Sirius? Vuoi un dive computer che possa anche essere un orologio da polso elegante, sportivo e tecnologico?

Leggi questo racconto con le mie impressioni e le mie prove e il nuovo computer subacqueo Mares Sirius diventerà anche per te un “must have”.

Pronti? Si inizia…

“Ma… io di orologi ne ho già parecchi… non me ne serve un altro…”

Questa è stata la riposta spocchiosa che, lo scorso anno, diedi ad Alessandro Boschi di Massub Diving Portofino quando mi fece vedere la versione demo del futuro nuovo computer subacqueo Mares Sirius.

Perché diedi una risposta così tranciante? Senza nemmeno prendere in considerazione di provarlo almeno una volta? 

Credo per autodifesa… perché invecchiando inizio a non vederci più nulla da vicino e, di conseguenza, ad aver bisogno di un computer subacqueo formato televisione al plasma 60 pollici…

Figuriamoci se potevo pensare di andare sott’acqua con un orologio da polso. E magari fare anche dei cambi gas. Operazione per me impossibile e quindi computer bocciato in partenza.

E poi, aggiungo, vogliono fare di un computer subacqueo un orologio da polso figo dimenticandosi che quello davvero iconico lo aveva fatto, moltissimi anni fa, la SUNTO con lo Stinger

Ah… che bello che era… elegante, massiccio, con la sua cassa in acciaio. Lo adoravo, in estate lo indossavo anche con giacca e camicia.

Poi il nuovo computer subacqueo Mares Sirius esce sul mercato e inizio a vederlo al polso di un sacco di amici

“Maniaci seguaci delle tendenze di moda” penso guardando i loro polsi. “Soldi buttati” dico a quelli con i quali ho più confidenza.

Poi qualcuno insiste per farmelo provare e me ne fornisce uno nuovo di pacca.

“Però… che bella confezione che ha…” è il mio primo pensiero. Io, che ho adorato Steve Jobs perché, per primo, ha deciso di spendere soldi, tempo e risorse anche per creare un packaging degno di nota per la prima volta mi trovo di fronte ad un prodotto subacqueo con un contenitore che attira la mia attenzione.

Ed è così che scopro che il nuovo computer subacqueo Mares Sirius ha una base di ricarica ad induzione identica a quella del mio iPhone e un cinturino lungo per la muta stagna, facilmente sostituibile. Molto facilmente…

Il nuovo computer subacqueo Mares Sirius

 

Poi lo indosso e vado sott’acqua, senza pretese

Lo uso come backup per l’immersione sotto i ghiacci a Lavarone. Ambiente buio e profondità ridotta. Insomma, non devo seguire nessuna istruzione e non devo fare alcun settaggio. Mi basta vedere se sott’acqua riesco a leggere quello che c’è scritto.

E, tra un tremolio di freddo ed un altro, riesco a leggere la temperatura dell’acqua e il tempo di immersione. Il resto non serviva, considerato che non ho fatto più di 10 metri di profondità…

Il nuovo computer subacqueo Mares Sirius

“Ha una buona illuminazione” è l’unico feedback che riporto a colui che me lo ha dato in prova. 

“Per forza… con quello che abbiamo speso…” è la sua laconica risposta.

Ecco, in che cosa hanno speso? 

Nella tecnologia riflettente MIP (Memory in Pixel) a colori con una altissima risoluzione. In poche parole, sono passati dalla vecchia tecnologia LCD retro illuminante, che consuma la batteria ed è difficile da leggere in ambienti esterni oscuri, ad una realtà che permette una visione perfetta dello schermo in tutte le condizioni, sia al sole pieno che sott’acqua negli ambienti più bui.

Vabbè, glielo riconsegno e torno alle mie vecchie abitudini.

Il nuovo computer subacqueo Mares Sirius

Rapallo, sede della Mares, marzo 2023

Sto chiacchierando con un amico, che lì ci lavora. È sempre attento alle mode, veste curato e con attenzione. Butto un occhio sul suo polso e vedo il nuovo computer subacqueo Mares Sirius.

“Però… gli sta bene al polso… è un buon connubio tra eleganza e sportività…”

Gli chiedo di farmelo provare e lo indosso.

Ha un calibro grosso ed è imponente. Si, perché in questo periodo vanno di gran moda gli orologi di diametro importante e a me piacciono parecchio. Mi sta bene addosso, in particolare mi attrae la cassa color grafite. 

Quasi quasi…

E alla fine ce l’ho al polso. Lo ammiro e scopro che mi sta davvero bene addosso. Combina perfettamente tecnologia ed eleganza

Scopro che ha tre opzioni per la schermata funzione orologio e altrettante per i colori. Opto per il quadrante classico, quello con le lancette e per lo sfondo scuro con i segna secondi rossi. Una vera figata.

Il nuovo computer subacqueo Mares Sirius

Lo metto con la felpa sportiva e il giorno successivo con una camicia e un maglioncino. Infine, lo sdogano anche con un abito per una riunione di lavoro. 

Insomma, ce l’ho sempre al polso e lascio tutti i mei orologi a riposo e ben custoditi. 

La batteria e la ricarica 

Ecco, se c’è una cosa che detesto sono gli orologi che devono essere ricaricati. Non mi piace l’Apple Watch perché non ho voglia di un’altra roba da ricaricare tutti i giorni. Ne ho a sufficienza di telefoni e iPad.

Quindi il pensiero che il mio nuovo gioiellino da polso debba essere messo in carico spesso mi urta.

Ma scopro che la carica dura un tempo infinito. Si parla di quasi dieci giorni.

E la ricarica è semplicissima grazie alla base wireless che utilizzo per ricaricare il mio telefono. 

E poi, sorpresa delle sorprese, si carica completamente in un attimo. È super veloce.

È ora di portarlo in acqua

Ma non volevo un altro orologio da polso, vi ho già detto che ne ho altri e che ho la passione.

Quindi, faccio i settaggi necessari (e anche in questo caso sono passaggi molto semplici, anche per chi come me non legge le istruzioni e va a sentimento), metto il cinturino prolungato e lo porto con me sott’acqua, alla Secca di Santo Stefano mentre ricerco la rana pescatrice e provo a riprenderla con la mia DiveShot di EasyDive.

Ho il mio inseparabile SCR Horizon Mares sulle spalle e scendo con la bombola di fondo e quella decompressiva. Vorrei restare là sotto per un po’ di tempo per scovare la maledetta.

Il nuovo computer subacqueo Mares Sirius è comodamente allacciato al mio polso destro e funge da computer di backup. 

In pochissimo tempo (e ve lo dice il re dei pigri, colui che non legge un manuale di istruzioni e nemmeno guarda un tutorial a pagarlo) lo regolo in funzione multigas, stabilisco le percentuali di ossigeno e il limite massimo di pressione parziale di ossigeno. 

Per la cronaca si possono inserire 5 tipi di miscele, Nitrox e Trimix, e il menu in funzione subacquea permette anche di modificare alcune informazioni durante la nostra immersione.

Ma io sono davvero curioso di provare se, sott’acqua e senza illuminazione, i sarò in grado di leggere il display.

Sono sul plateau della secca, tra rocce e posidonia. Stiamo battendo al centimetro il fondale in posizione di squadriglia da combattimento. Guardo il mio computer principale, quello collegato all’unità del mio Horizon. Il gas all’interno del mio loop è nel range previsto. Do un rapido controllo all’NDL. 

E passo al computer di backup, il nuovo computer subacqueo Mares Sirius. Con un rapido colpo d’occhio sono in grado di leggere le informazioni più importanti, compresa la temperatura dell’acqua. Decido di mettere in funzione la bussola, così, per capire se riesco a leggerla. E ci riesco…

Ma la prova del nove sarà il cambio gas

E si, perché in acqua ci rimaniamo un bel po’. Dopo un vagabondaggio di 40 minuti, abbiamo finalmente trovato la rana, l’abbiamo fotografata, siamo andati a cercarne un’altra. Poi, al posto di risalire, come fanno i bravi ragazzi, siamo tornati a romperle nuovamente i coglioni, con i nostri fari e i nostri flash…

Quando arriviamo alla catena dell’ancora abbiamo da fare un bel po’ di decompressione.

A 20 metri di profondità cambio gas, faccio il cambio del gas sul computer dell’unità e poi lo devo fare sul nuovo computer subacqueo Mares Sirius.

Premo il pulsante in basso a destra, il monitor mi presenta i gas che avevo attivato, riesco a leggerli abbastanza agevolmente, con lo stesso pulsante illumino il gas decompressivo, lo attivo e confermo. 

Et voilà, les jeux sont faits…

Davvero facile…

Quando risalgo, i due computer mi danno all’incirca gli stessi valori. Minuto più, minuto meno…

Ti ho convinto?

Ci sarebbero molte altre funzioni da raccontarti, ma per questo c’è il sito della Mares, ci sono le recensioni prezzolate che trovi in giro, i rivenditori autorizzati e gli agenti.

Per ciò che mi riguarda, ho trovato finalmente il degno sostituto del mio vecchio e adorato Stinger. Un orologio subacqueo da polso elegante, sportivo e tecnologico.

Per il subacqueo che non deve chiedere mai…

Il nuovo computer subacqueo Mares Sirius

Ancora un paio cosucce

Te le devo dire, per completezza di informazione e perché altrimenti mi sgridano…

Anche se vai tanto sott’acqua la batteria dura molto lo stesso, forse non dieci giorni, ma almeno una settimana. Io, dovessi andare a fare un viaggetto di una settimana quasi quasi mi arrischierei a non portare la base di ricarica. Ma se hai un iPhone val la pena di portarla, con un solo pezzo ricarichi due cose.

Poi, ci sono i cinturini intercambiabili colorati, blu, rosso, bianco… Come per l’Apple Watch, se ogni tanto vuoi dare un cambio al tuo look potrete cambiare il colore del cinturino. È un’opzione che apprezzerai molto.

Il nuovo computer subacqueo Mares Sirius

E, infine, un app dedicata grazie alla quale potrai scaricare, tramite la connessione Bluetooth, il tuo profilo di immersione. E hai pure la possibilità di integrare i dati della tua bombola con una apposita sonda.

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