Cucina & Subacquea

Cucina & Subacquea si incontrano in questo racconto, dove la protagonista scopre finalmente cosa vuole fare da grande. Un blog di cucina, ricco di ricette molto curate, e un corso di subacquea. Due esperienze di vita che diventano anche terapia e benessere.

Si definisce come una persona che non ha mai saputo cosa fare da grande. Una di quelle che prova a fare qualcosa e che poi cambia idea.

Ad esempio, quando si iscrisse alla Facoltà di Economia e Commercio, si accorse che non gliene fregava nulla e si laureò in Lingue e Letteratura.

Oppure quando andò in Francia per fare l’interprete, ci rimase per un paio d’anni, e poi si accorse che non voleva passare tutta la vita a tradurre le cose che scrivevano o dicevano gli altri.

Poi studiò medicina estetica ed insieme al suo ex compagno, che di professione faceva il medico, aprì un centro. Ma dopo sette anni di grandi soddisfazioni professionali e, probabilmente anche economiche, capì che anche quella non era la sua strada. Che anche in quel settore non era felice.

Cucina & Subacquea

E quella volta crollò. Insieme all’attività chiuse anche la sua relazione sentimentale. E finì in analisi.

Il terapista che la seguiva, di fronte all’ennesimo “non ho più voglia di fare niente” le chiese: “ma ci sarà pur qualcosa che hai ancora voglia di fare?” E lei rispose “mangiare”.

La cucina

La nuova sfida di Maria parte da lì, dalla sua voglia di mangiare.Sono gli anni del boom del food, quelli dei primi blog di cucina e del film “Julie & Julia” con Meryl Streep, nel quale la protagonista, per sfuggire alla monotonia, decide di cimentarsi in un eccentrico progetto che unisce le sue passioni per la scrittura e per la cucina. Sperimentare personalmente, nel giro di 365 giorni, tutte le 524 ricette contenute in un celebre libro di cucina.

Per Maria si apre una finestra e nasce una nuova idea. Quella di un blog di cucina.

Lo chiama “il cuore in pentola” perché lei, in quel momento non sa davvero dove mettere il suo cuore. E lo mette nella sua nuova passione. Ovvero in pentola!

I primi anni non sono per nulla facili. Un blog ha bisogno di tanto tempo, di tanta cura e di tanta passione prima che possa garantire un piccolo ritorno economico.

Cucina & Subacquea

Ma il suo progetto cresce, lentamente, ma cresce. E diventa un vero lavoro, che negli ultimi sei anni le garantisce il successo! In un mondo molto competitivo, il calabrone che non potrebbe volare spicca davvero il volo!

In quegli anni il mercato non è ancora saturo ma in ogni caso lei sceglie di dare al suo blog un taglio molto personale. È la prima metterci la faccia e le ricette le prepara in casa, nella sua cucina.

È sola in questa avventura che la vede combattere ad armi pari con una concorrenza sempre più nutrita e sempre più agguerrita. Lo stimolo della SEO da a lei la carica e il feedback delle lettrici sono il riconoscimento più bello che possa ricevere.

Oggi Maria si può definire soddisfatta, fa il lavoro più bello del mondo. E, dice lei, ha trovato che cosa volesse fare da grande.

Sarà la scelta definitiva?

Cucina & Subacquea

La subacquea

Da qualche mese Maria ha iniziato un’altra cosa, una nuova attività.

Ma facciamo un passo indietro e torniamo alla primavera del 2020, quella che tutti abbiamo passato rinchiusi in casa, a far da mangiare, a leggere e a guardare la TV.

Maria guarda mille documentari, molti di questi hanno il mare come argomento. Fondali colorati, coralli, pesci e tartarughe marini. È in quel periodo che Maria decide che vorrebbe provare ad immergersi. Che vuole fare la subacquea.

E così, la scorsa primavera arriva al Diving Center Saracen, a Isola delle Femmine.

Quando ha la muta addosso e la bombola sulle spalle prova una strana sensazione. Ha paura, come se dovesse essere schiacciata da tutta quella quantità d’acqua che si ritroverà sopra di sé.

Ma quando sei seduto sul tubolare del gommone, con l’attrezzatura addosso non hai più tempo per ritirarti. E allora si tuffa. E scopre la luce sott’acqua, quei riflessi dei raggi del sole e le bolle che escono dal nostro corpo e risalgono, come in una nuvola, verso l’altro. Ma, soprattutto, la sensazione di risentirsi bambina, quando l’istruttore si sostituisce al tuo Papà e ti prende per mano per accompagnarti mentre stai facendo una cosa difficile.

Maria decide di proseguire, nonostante le sue paure. Sott’acqua si è soli, con le proprie emozioni. La subacquea diventa un esercizio per gestire le proprie paure. Una forma di educazione metodologica che aiuta il cavallo pazzo che è in lei ad essere disciplinata, più ponderata e riflessiva. Insomma, la subacquea come percorso metodologico.

Maria e Alessandro, il suo istruttore subacqueo

Ma sott’acqua non si può ragionare solo per se stessi. Immergersi vuol dire avere un buddy, far parte di un gruppo. E per lei, che ha sempre deciso in prima persona, che ha spesso cambiato rotta senza preoccuparsi di niente e di nessuno, anche questo diventa terapeutico. Lei, che prende sempre la macchina per essere indipendente e per andare a casa prima se si sta scocciando.

Fine agosto 2022

Ho incontrato per caso Maria. Io stavo riordinando le mie cose prima di ripartire verso casa. Lei stava preparandosi per una delle immersioni del suo corso. Avevamo in comune la cura del nostro personale blog. Lei era tesa e scontrosa perché stava facendo una cosa difficile ed io le facevo mille domande perché avevo di fronte una blogger che ce l’ha fatta. Le hanno quasi imposto di comprare il mio libro e lei, per cortesia, lo ha preso.

Cucina & Subacquea

Dopo l’immersione era un’altra persona, aveva voglia di sorridere e di farci assaggiare una sua magnifica torta. E così cucina & subacquea sono diventati amici. Lei ha letto il mio libro, le è così piaciuto che mia ha endorsato sui social network e ha fatto una recensione per il suo blog.

Io ho iniziato a leggere le sue ricette e a sognare di riuscire a rendere cremoso il mio spaghetto con le vongole.

Ma anche la cucina è metodo e anche io sono un cavallo pazzo. Poco didattico: ascolto, leggo, imparo ma poi faccio a modo mio. Un po’ anarchico e un po’ sperimentatore.

Forse dovrei fare un buon corso di cucina ed iniziare il mio personale percorso terapeutico. Come Maria ha fatto con la subacquea.

E forse, in quel momento, anche per me sarà cucina & subacquea.

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