La giardiniera silenziosa

La giardiniera silenziosa è una giovane biologa marina che si occupa di coral restoration a Feridhoo, un piccolo isolotto delle Maldive. Con un sogno nel cassetto: insegnarci le regole di comportamento che un subacqueo dovrebbe tenere al cospetto di uno squalo.

Leggi questa bellissima storia, la storia di Beatrice.

Una biologa marina di nome Beatrice

Lei si chiama Beatrice e, a dispetto del primo impatto e del titolo di questo racconto, è tutt’altro che timida e di poche parole. Ha uno sguardo da sognatrice e nel suo volto si leggono delle espressioni dolci e sorridenti.

Fa la biologa marina ma ai laboratori anonimi e asettici ha preferito, da subito, il campo. E per una biologa marina il campo d’azione è il mare. E oggi, per Beatrice, il mare è rappresentato dalle Maldive.

La giardiniera silenziosa

Feridooh, un piccolo paradiso terrestre

Siamo a Feridhoo, una delle poche isole abitate dell’atollo Alif Alif, ad Ari Nord. L’aeroporto di Malè dista un ora e mezza da qui. È un lembo di terra ancora selvaggio, con la sabbia corallina e la vegetazione che ricopre la maggior parte dell’area emersa. Tra i vialetti sterrati che si fanno largo tra le palme e le semplici abitazioni locali, piccoli gruppi di bambini maldiviani chiassosi ti vengono incontro sorridenti e felici. C’è un minuscolo microcosmo, una popolazione di 400 anime che svolge le mansioni quotidiane, tipiche di un’esistenza ancora rurale ma che conosce gli usi e i costumi frenetici dei turisti che arrivano qui quotidianamente. Attratti da questo piccolo paradiso, non solo terrestre.

Un’elegante guest house

Villa Rosa è una elegante guest house che dispone di cinque camere e che è gestita da un gruppo di imprenditori italiani. Sulla sua spiaggia privata c’è l’immancabile diving center. Alcune delle più belle e iconiche immersioni che le Maldive possono offrire sono ad un tiro di schioppo.

Beatrice lavora qui. Accoglie i clienti, si occupa delle escursioni, li accompagna sott’acqua. E poi pianifica le immersioni, gestisce il noleggio delle attrezzature e insegna la subacquea a chi è arrivato fin qui solo per il piacere di godere di pace e relax ma che ha deciso, colpito dalla bellezza di questo mare, di scoprire che cosa c’è là sotto.

La giardiniera silenziosa

La giardiniera silenziosa

La sera, Beatrice non si riposa. Appena la gente rientra stanca e appagata nelle loro stanze, lei si rimette la bombola sulle spalle e va di nuovo sott’acqua a trapiantare i coralli. Passa ore e ore a ricercare coralli rotti, recupera i frammenti, li analizza per verificare che non abbiano subito contaminazioni e che non siano stati aggrediti da parassiti. Se ritiene che siano in buone condizioni li appende come dei panni su delle apposite strutture, in balia della corrente, che funge da nursery. E li lasci lì sino a quando non raddoppiano di dimensione, quando superano i 15 centimetri di lunghezza. Solo allora, li riposiziona sul reef, pronti per una nuova chance di vita. Sperando che l’uomo, questa volta, ponga un po’ più di attenzione nei loro confronti.

La giardiniera silenziosa
La giardiniera silenziosa
La giardiniera silenziosa

Tutto questo lavoro, Beatrice lo fa in silenzio. Lontana dai riflettori, dai proclami e dai progetti finanziati dalle istituzioni. Lo fa con strumenti arrangiati, con l’aiuto di qualche maldiviano di buona volontà e con il ricavato di un piccolo shop all’interno della guest house. Vende delle magliette con il logo agli ospiti e con il ricavato finanzia, a modo suo, l’idea.

La giardiniera silenziosa
La giardiniera silenziosa
La giardiniera silenziosa

Il sogno della giardiniera silenziosa

Ma la cosa buffa e curiosa è che Beatrice non vuole fare l’istruttrice subacquea e nemmeno occuparsi di coral restoration a Feridhoo. Questo è solo il modo più semplice che lei conosce per rimanere aggrappata al mondo della subacquea. Attaccata al suo vero sogno.

Il sogno di Beatrice Pellegrino, biologa marina laureata all’Università di Roma, con la magistrale a Pisa ed un Master a Padova, è quello di lavorare e di immergersi con gli squali.

Di studiare i comportamenti che questi animali meravigliosi sviluppano nei confronti di noi subacquei; i motivi per i quali a volte fuggono, a volte ci osservano con diffidenza o ci attaccano. Per scoprire il modo più corretto possibile per immergersi con loro. Senza timore ma con il giusto rispetto.

Immergersi con gli squali

Gran parte di noi subacquei si è trovato al cospetto di questi esemplari magnifici. Chi attanagliato dalla paura che potessero attaccare li ha ammirati da lontano, con il cuore in gola e con la lancetta del manometro che scendeva inesorabile. E chi con una dose altissima di adrenalina addosso ha cercato di avvicinarsi, il più possibile, al loro cospetto per scattare la foto della vita o, semplicemente, per raccontare agli amici di essere arrivato a tu per tu con uno squalo.

Nessuno di noi si è immerso con la consapevolezza di conoscere il comportamento più consono per affrontare l’incontro. Nemmeno le guide subacquee che ci hanno accompagnato, che magari li incontrano quasi ogni immersione.

Un’immersione con gli squali è un momento particolare per noi subacquei. È come scalare una vetta importante per un alpinista. E non basta essere un alpinista amatoriale per scalare una vetta, ci vuole uno scalatore, con le giuste competenze. 

Anche il subacqueo che affronta l’immersione con gli squali deve avere le giuste competenze, deve sapere come comportarsi correttamente nei suoi confronti.

Con l’obiettivo di sdoganare lo squalo come essere pericoloso. E forse, anche per evitare molti incidenti.

Le regole di comportamento della giardiniera silenziosa

Ecco, questo è ciò che vorrebbe fare lei. Collezionare esperienze, studi e ricerche per arrivare scrivere le regole di comportamento che un subacqueo dovrebbe tenere al cospetto di uno squalo.

Ma questa volta, Beatrice, la giardiniera silenziosa, non lo dovrà fare in silenzio, dovrà alzare la voce.  I suoi studi e il suo lavoro dovranno arrivare alle orecchie di tutti. L’intera comunità subacquea internazionale dovrà conoscere il suo progetto. A partire dalle agenzie didattiche e dalle istituzioni locali che si occupano di turismo.

Perché è un sogno troppo bello per rimanere nascosto.

Prossima destinazione: Filippine

Tra poco Beatrice partirà per le Filippine, aggregata ad un progetto di studio per una tesi di laurea. Ci rimarrà un mese, inizierà il suo percorso.

Le ho consigliato di fare video, di iniziare a far divulgazione, di farsi conoscere. Di scrivere le sue esperienze, di farci sapere se scopre nuove idee di comportamento. Per evitare che anche questa volta il suo nobile lavoro rimanga nell’anonimato.

Vorrei che diventasse l’amica degli squali rumorosa!!!

Qualche consiglio di lettura, sempre sugli squali

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