Elba Reb Festival 2018

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Quasi trenta macchine rebreather di 12 modelli diversi.
Questo è il risultato della prima edizione dell’Elba Reb Festival organizzato da Fabio Agostinelli dell’Elba Diving di Marciana Marina e dedicata agli utilizzatori ed agli appassionati del circuito chiuso.

Fabio è un subacqueo tecnico, forte di un’esperienza più che decennale con bi bombola, stage e tabelle di decompressione.
Parallelamente ha sempre strizzato l’occhio al rebreather che utilizza dal 2001 e per il quale è istruttore dal 2006.

Io invece il passo lo farò a breve. In settimana dovrebbe arrivare un graditissimo pacco dal Belgio contenente il mio nuovo rEvo ed il 14 maggio inizierò il corso con il mio amico istruttore Yme Carsana.

Così all’Elba Reb Festival c’erano quasi trenta macchine CCR ed il mio affezionato bi-bombola che, come una mosca bianca, andava e veniva dalla banchina al diving center in compagnia della vasta gamma di rebreather presenti.

Il tempo è stato dalla nostra parte grazie all’anticipo dell’estate che ci è stato regalato durante questo lungo ponte che ha compreso il 25 aprile ed il 1° maggio.
Con la gradita compagnia del sole caldo e del mare piatto sono tornato a Pianosa per immergermi nei paradisiaci fondali della boa SP7 ed alle Formiche della Zanca tra le sue spettacolari gorgonie.
Ho provato anche uno scooter subacqueo della Suex, che ha partecipato all’iniziativa con i modelli XK1, XJ37 e XJ14, nelle acque della secca del Careno.
L’immersione top dell’evento è stata la Secca del Semaforo. Nel golfo di Viticcio, a pochi passi dalla spiaggia di Procchio una secca, con il cappello a 38 metri di profondità, sprofonda sulla sabbia a 55 metri. È un blocco granitico ricoperto da ventagli di gorgonie rosse e scenografiche spugne gialle le cui spaccature sono tane ideali per scorfani, astici e aragoste di dimensioni extra large.

Ma in questi giorni il mio vero interesse è stato quello di iniziare ad entrare dal vivo nel mondo, per il momento ancora quasi sconosciuto, del circuito chiuso. Ho finalmente osservato da vicino la preparazione delle macchine ascoltando attentamente i preziosi insegnamenti degli istruttori presenti provando per la prima volta tutti i passaggi necessari per poter effettuare un tuffo in totale sicurezza.
Partecipando alle tavole rotonde di lunedì e martedì sera ho finalmente conosciuto le caratteristiche dei modelli presenti grazie alle presentazioni da parte dei più importanti esponenti in Italia come Edoardo Pavia, Aldo Ferrucci, Maurizio Bertini, Gabriele Paparo, Enrico Bortolotti, Yme Carsana e Rolando Di Giorgio.

Nel tardo pomeriggio, ad immersioni concluse e con l’attrezzatura doverosa risciacquata, ho ascoltato con molto interesse le relazioni di Gabriele Paparo sulla sicurezza dei rebreather e di Rolando Di Giorgio sulla decompressione mnemonica.

È stato il mio ingresso nell’esclusivo club del circuito chiuso. L’ho fatto utilizzando ancora una volta il mio caro bi-bombola con la mia cara stage decompressiva sul fianco sinistro, anche se qualcuno chiedeva, in chiave umoristica, se esistessero ancora i bi-bombola.

Giorgio Canepa, il mio compagno di mille tuffi, mi dice invece che, dal 20 di maggio, a corso rEvo concluso, lo metterò finalmente in cantina. Perché una volta entrati nel mondo del circuito chiuso non si torna più in aperto.

Tra poco mi occuperò anche io del bombolino del diluente e di quello dell’ossigeno, dei filtri e dei sensori. Scoprirò nuove pianificazioni, ricercherò l’assetto come facevo più di vent’anni fa e tornerò, spero per poco, a fare le risalite attaccato alla cima di riferimento. Ma soprattutto scoprirò realmente il mondo del silenzio!

Il prossimo appuntamento con l’Elba Reb Festival sarà fra due anni, nel 2020. Sicuramente per quella data farò parte del club.

👌

p.s. grazie di cuore a Fabio Agostinelli, a Simone Villotti e a tutto lo staff di Elba Diving per la perfetta organizzazione dell’evento e per la professionalità dimostrata fuori e dentro l’acqua. Da voi mi sento sempre a casa!!

un ringraziamento anche a Marco Sieni per le fotografie