L’esame istruttori subacquei

L’esame istruttori subacquei… Ci sono dei momenti in cui scegli di fare qualcosa, di metterti alla prova. A volte queste prove sono delle scelte quasi obbligatorie. Come l’esame di maturità o come quegli esami scoglio dell’università, quelli che se non li passi non puoi andare avanti. Giorni di studio, di ansia. E poi quella notte, la notte prima degli esami. Quella notte durante la quale non riesci a prendere sonno, con il pensiero fisso alla mattina dopo.

E poi ci sono quelle prove che scegli di autonomamente di superare. Quelle che nessuno ti obbliga a fare, ma che tu vuoi assolutamente provare. E allora ricominci a vivere quelle emozioni che hai provato da ragazzo. Ricominci a prendere in mano un libro, non per leggerlo la sera prima di addormentarti ma per studiarlo. Ricominci a pendere dalle labbra di un insegnante, a doverlo ascoltare attentamente perché ti darà tutti gli strumenti e tutta la sua esperienza per insegnarti. Prove, esercizi ripetuti sino alla nausea. Simulazioni di esame. E l’ansia sale, la paura si impossessa di te, della tua testa e del tuo corpo. Ti assalgono i dubbi, pensi di non aver dato tutto e soprattutto inizi a convincerti che non ce la farai. 

Poi arriva, come un dejavu, la notte prima degli esami. Ancora una volta, anche se ormai sei diventato grande. 

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La sveglia

Sorge il sole, la luce filtra dagli infissi della tua camera. È molto presto, ma tu non riesci più a prendere sonno. Ti alzi, oggi è il grande giorno: inizia l’esame istruttori subacquei.

Al diving center c’è movimento. Quello classico del sabato mattina. Ma tu ti aggiri, come un automa. Tra i volti degli amici che ti dicono in bocca al lupo e che cercano di rassicurarti. E tu che ti muovi meccanicamente, nella tua trance agonistica. Tu che ti prepari l’attrezzatura per essere pronto. Tu che dai un’ultima sbirciata al manuale per cercare di chiarire quell’ultimo dubbio che ti assale.

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La valutazione

Poi arriva il tuo valutatore. Che anche se lo conosci, anche se ci sei andato in acqua insieme, oggi è il tuo valutatore. Colui che per due giorni dimenticherà di essere un tuo amico. Colui che farà semplicemente il suo lavoro, quello di valutare, in maniera oggettiva, se sei pronto. Se sei pronto ad insegnare a qualcuno come diventare subacqueo. Se sei pronto a trasmettere ai tuoi futuri allievi quella passione che a te hanno trasmesso molti anni prima. Ma soprattutto se sei in grado di farlo in modo coscienzioso, sicuro. Insomma, valuterà se sei in grado di meritare la fiducia che i tuoi futuri allievi ti daranno. Perché loro saranno quelli che, in modo incondizionato, affideranno a te la propria vita. E tu oggi dovrai dimostrare di essere capace di meritare questa fiducia.

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Che la valutazione abbia inizio. Che l’esame istruttori subacquei inizi. Il mio augurio, cari ragazzi, è quello che possiate portare nel cuore questi due giorni. Perché, vi giuro senza temere di essere smentito, che anche voi, da domani, racconterete che l’esame per diventare istruttori subacquei è una di quelle prove di vita che non si dimenticheranno mai.

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Le prove

Isola delle Femmine, Diving Center Saracen, 4 giugno 2021. Si comincia. Dopo il test, sarò in acqua con voi, insieme al vostro trainer, per completare le classi.

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La piccola baia, antistante il molo di approdo, è stata il nostro luogo. Dove abbiamo provato gli esercizi, dove vi siete incazzati perché non ci riuscivate e dove il vostro trainer vi dava preziosi suggerimenti per far meglio e per tranquillizzarvi. Oggi questa baia è il vostro teatro. Qui state dimostrando che gli sforzi, l’impegno e la vostra forza di volontà sono stati ben spesi. Qui state facendo il circuito degli esercizi, qui state facendo le prove rescue. Qui fate i briefing ed i debriefing. Qui dimostrate gli esercizi come dei veri istruttori subacquei. Qui state dimostrando al vostro valutatore di essere in grado di gestire una classe di allievi.

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Più in là, dove il mare è più profondo, ora dimostrerete anche di essere all’altezza di verificare con attenzione e responsabilità che i vostri allievi siano in grado di svolgere gli esercizi assegnatigli. E che lo facciano in totale sicurezza. Perché voi siete gli unici responsabili della sicurezza dei vostri allievi. Avete riconosciuto gli errori che hanno commesso, avete dimostrato “occhio vivo”, come si dice da queste parti. Insomma, potete tornare in superficie soddisfatti del vostro lavoro.

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Domani ci sarà la prova orale ed il colloquio con il vostro valutatore.

Il risultato finale

Che la festa abbia inizio, perché abbiamo due nuovi istruttori subacquei!!

I protagonisti di questo racconto sono loro due, Marco Colciago e Gianluca Recita. Zar e Gin, per gli amici. I complimenti vanno a loro, senza dubbio. E sono meritati.

Ma in questa storia ci sono anche il loro Trainer, Tony Scontrino ed il loro Assistant Trainer Roberto Bottini. Il primo taciturno, silenzioso. Ti fa capire con gli occhi se va tutto bene o se c’è qualcosa da migliorare. Non si scompone mai; il vento lo bagna e l’acqua lo asciuga. Il secondo non perde un attimo per incoraggiarli, per dare loro suggerimenti. La sua passione trasuda da ogni poro.

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E poi che il valutatore, Yme Carsana. Tanti anni, forse tantissimi, passati a fare il mestiere più improbo. Quello di alzare il pollice verso l’alto o verso il basso. Lo sta facendo con la stessa professionalità, con la stessa trasparenza e con la stessa oggettività. E forse è per questo che il tempo passa ma a valutare c’è sempre lui.

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